28 settembre 2013
Che la relazione di Luciano Guerrieri su
"Lo sviluppo del porto di Piombino nel quadro delle prospettive
strategiche del territorio" fosse molto attesa dal RC Piombino lo dimostrano
i numeri: alla conviviale di sabato 28 settembre al Ristorante Terme il
Calidario c'erano oltre 60 presenti, tra soci, loro ospiti e rappresentanti
degli altri Club di servizio.
Guerrieri – già Presidente dell’Autorità
portuale di Piombino, ancora alla guida dell’ente per altri sei mesi come
Commissario - ha illustrato i piani di sviluppo del Porto e le possibilità che
si aprono per il territorio.
Mentre alcuni lavori sono già in corso, nei
prossimi giorni saranno aperte le buste della gara per il successivo lotto di oltre
150 milioni di euro di investimenti, sbloccati grazie al nuovo Piano regolatore
del Porto, approvato nello scorso mese di Luglio.
Il Piano prevede lo sviluppo
della fascia nord in espansione della cassa di colmata, la realizzazione di un
molo di sottoflutto, un collegamento stradale diretto alle banchine e due
accessi ferroviari. Gli accosti si svilupperanno lungo cinque chilometri e
mezzo, attualmente sono due chilometri e trecento metri. La superficie utile
passerà dagli attuali 300 mila metri quadrati a circa un milione. La profondità
media sarà intorno ai 13-15 metri nella parte commerciale, mentre attualmente è
di 9-10 metri.
Per l'arrivo della grandi navi commerciali e da crociera il canale di accesso ed una nuova darsena dovranno essere dragati addirittura fino alla profondità di 20 metri.
Con l'aiuto di illustrazioni, tabelle, grafici
e fotomontaggi, Guerrieri ha iniziato la sua relazione mostrando le cifre attuali
dei traffici passeggeri e merci, si è poi soffermato sugli interventi previsti
dal Piano regolatore, concludendo infine sulle incognite ancora da dirimere: l’arrivo
della Costa Concordia, la creazione di un polo di demolizione per le navi in
dismissione, lo scalo delle navi da crociera. Proprio il possibile arrivo della
Concordia comporta la necessità di concludere alcuni importanti lavori entro la
prossima estate, ma alcune autorizzazioni arrivano se tutto va bene entro un mese.
Ci sono dunque solo sette mesi per chiudere il cantiere: una vera sfida, ma
Guerrieri è ottimista.
Lo ha ribadito a conclusione della serata, al
momento del question time, in risposta alle molte domande e agli interventi dei
presenti, a riprova dell'interesse suscitato dall’argomento.